Ero partita con l'intento di scrivere come proteggo Shaira e Birillo dai parassiti, ma poi mi sono chiesta "E dei parassiti non ne parliamo?", quindi ecco qua: vediamo che faccia hanno i parassiti (per quanto riguarda cani e gatti) più diffusi in Italia.
Per prima cosa parliamo di VERMI, parassiti interni o endoparassiti:
VERMI PIATTI
Ha come ospite intermedio (dove sviluppa, con presenza o meno di sintomi) gli erbivori (soprattutto gli ovini) o gli onnivori, quindi anche l'uomo. L'ospite definitivo (dove troviamo la forma adulta che si riproduce, con presenza o meno di sintomi) è, invece, un carnivoro.
Il "sacchettino" che vedete in fondo, detto "proglottide gravida", contiene le uova del parassita. Il cane, se infetto, libera la proglottide con le feci, la quale a sua volta libera le uova. Tramite vari fenomeni meccanici (calpestio, dilavamento terreno, ecc), le uova possono essere trasportate nell'ambiente, e se raggiungono i pascoli, possono essere ingerite dagli erbivori, dove raggiungono fegato e polmoni o a volte cuore e sistema nervoso (soprattutto cervello).
Il cane si infesta nutrendosi di visceri infetti, mentre l'uomo si infesta tramite contatto diretto (per intenderci, una carezza ad un cane infetto, e poi ci si posta la mano alla bocca!).
Le uova di questo parassita sono in grado di resistere nell'ambiente anche un anno.
Nel cane non dà sintomi, ma nell'uomo provoca gravi danni (infezione, ittero, emoraggie, ecc...).
Per prima cosa parliamo di VERMI, parassiti interni o endoparassiti:
VERMI PIATTI
- Echinococcus granulosus
Ha come ospite intermedio (dove sviluppa, con presenza o meno di sintomi) gli erbivori (soprattutto gli ovini) o gli onnivori, quindi anche l'uomo. L'ospite definitivo (dove troviamo la forma adulta che si riproduce, con presenza o meno di sintomi) è, invece, un carnivoro.
Il "sacchettino" che vedete in fondo, detto "proglottide gravida", contiene le uova del parassita. Il cane, se infetto, libera la proglottide con le feci, la quale a sua volta libera le uova. Tramite vari fenomeni meccanici (calpestio, dilavamento terreno, ecc), le uova possono essere trasportate nell'ambiente, e se raggiungono i pascoli, possono essere ingerite dagli erbivori, dove raggiungono fegato e polmoni o a volte cuore e sistema nervoso (soprattutto cervello).
Il cane si infesta nutrendosi di visceri infetti, mentre l'uomo si infesta tramite contatto diretto (per intenderci, una carezza ad un cane infetto, e poi ci si posta la mano alla bocca!).
Le uova di questo parassita sono in grado di resistere nell'ambiente anche un anno.
Nel cane non dà sintomi, ma nell'uomo provoca gravi danni (infezione, ittero, emoraggie, ecc...).